QUATTRO MANI ALLA FRANCESE

5 marzo 2012
centrostudi_master

locandina favretti e celliniQuattro mani alla francese per Interni d’autore 2012.

Martedì 6 marzo alle 21.30 Villa Bighi ospita, a Copparo, Rina Cellini e Dario Favretti con un programma di ascolto davvero coinvolgente. Introdotto dalla trascrizione dall’Ouverture de “La Dame Blanche” di Boildieau e trionfalmente concluso da quella del celeberrimo “Guillaume Tell” di Rossini, il concerto comprende tre suite francesi, di cui due ispirate all’infanzia. Assoluti capolavori, il primo dei quali sarà Ma mère l’oye, composta da Ravel nel 1908: opera profondissima e di eccezionale maestria, solo apparentemente semplice e giocosa, dedicata ai grandi autori francesi di fiabe dei secoli passati, Charles Perrault soprattutto, autore di quei Contes de ma mère l’oye che, pubblicati per la prima volta nel 1697, forniscono titolo e ispirazione alla composizione. L’altra é la Petite Suite, in assoluto uno dei più celebri lavori per pianoforte della letteratura a quattro mani: pezzi dai titoli di sapore barocco che risalgono al 1889 e si fanno ancora sentire pienamente tributari della tradizione francese per il sentimentalismo insieme raffinato e spontaneo e per la cifra di aristocratico intimismo.

Completerà la serata una versione di Lucien Garban di Le carnaval des animaux di Saint-Saens. Lo compose verso il 1885 come una sorta di gioco, uno scherzo musicale che non volle mai pubblicare in vita, anche se Liszt, ad esempio, era letteralmente incantato dalla composizione. Dunque leoni, elefanti, emioni, galline, cigni e tartarughe popolano questa pagina spiritosa e accattivante, che insieme a omini dalle orecchie lunghe (i critici musicali che il compositore immortala in ragli sonori) e ai pianisti (considerata la sua fra le forme di vita animale la più bassa) vanno a formare una carrellata di piccoli quadri di forte impatto evocativo e mai puramente descrittivo: il gioco delle citazioni in Saint-Saens qui è strepitoso e bonariamente dissacrante, da Rossini a Berlioz da Offenbach a Mendelssonhn, fino alla propria musica, tutto e messo in burla, di tutto si può ridere con affettuosa felicità.

Vi aspettiamo, il concerto è gratuito!