VIAGGIATORE E FOTOGRAFO

Villa Bighi, nata come casa bifamiliare, pensata per ospitare anche la famiglia di Donato, fratello di Dante, si è trasformata, nel tempo, in un luogo di cultura in cui ospitare creativi e intellettuali e dove collezionare oggetti e opere d’arte provenienti da tutto il mondo. Molti sono stati i lunghi viaggi compiuti da Dante Bighi, al termine dei quali faceva ritorno a Copparo, dove oggi si custodisce la memoria di queste imprese.

I LIBRI OGGETTO

Oltre a un archivio di oggetti, carteggi, documenti e fotografie, a Villa Bighi sono conservati i libri fotografici e i libri oggetto, produzioni editoriali realizzati da Dante a partire dal 1964, frutto delle sue competenze come grafico, del suo estro creativo e delle sue peregrinazioni per i continenti del mondo.

Produzione editoriale che ha procurato all’autore fama e riconoscimento internazionale, i libri oggetto sono 6, e per ogni titolo se ne contano poche copie, una per ogni libro è stata donata, nel 2011, all’Archivio del ‘900 del Mart di Rovereto.

Del 1964 è il suo primo progetto editoriale, Tripraxis, un libro di grande formato contenente tavole a colori di Bruno Contenotte, stampato in pochissimi esemplari. Questo esperimento segnò l’inizio di una serie di pubblicazioni artistiche uniche nel loro genere: libri fotografici, caratterizzati da formati insoliti e racchiusi da copertine polimateriche (vetro temperato, altorilievo in legno, tela dipinta): i libri oggetto.

La serie dei libri fotografici apre con Elogio alla pianura (1971), dedicato alla sua terra di origine, dalla connotazione grafica innovativa, con fotografie di Luciano Ferri e poesie di Corrado Govoni e Filippo De Pisis. Segue la pubblicazione di Milano Vive (1973), accompagnata da una mostra fotografica a Palazzo Reale, India prega (1978), in cui per la prima volta Bighi è anche autore degli scatti fotografici, e Amerigo Vespucci (1980), primo libro dedicato alle navi della Marina Militare Italiana.

La realizzazione dei libri è il risultato finale di molti viaggi compiuti per altrettanti continenti, alla scoperta delle culture e delle spiritualità di popoli lontani, avventure spesso compiute insieme all’inseparabile amico Pierre Restany, con il quale, nel 1974, progettò un viaggio nell’emisfero sud in compagnia di 20 artisti internazionali con lo scopo di produrre un Log book – Diario di Viaggio costituito da opere d’arte realizzate durante gli spostamenti o durante la sosta nelle varie tappe.

Nel corso degli anni ’80 proseguono i viaggi a bordo delle navi della Marina Militare, spesso seguiti dalla realizzazione di libri fotografici corredati da testi di Pierre Restany: Navi Grigie, Nave Scuola Esmeralda e Nave Scuola Palinuro.

Nel 1985, in seguito a un viaggio nell’Isola di Pasqua, pubblica il libro dal titolo I moai, volume fotografico i cui principali soggetti sono i misteriosi volti monolitici di pietra.

I VIAGGI

Nepal 1971; Brasile 1971; Perù 1972; New York 1975; Isola di Tonga 1972; Sud Africa 1973, 1974; Pakistan 1975, 1976; India 1971, 1975, 1976, 1977, 1978, 1980, 1981; Nord Europa a bordo dell’Amerigo Vespucci 1979; Isola di Pasqua 1985; Cile 1985; Circolo Polare Antartico 1990.

Leggi qui un contributo sui Libri Oggetto di Dante Bighi di Elena Bertelli, presidente del centro studi Dante Bighi.